martedì 1 aprile 2008
Il Punto sul Napoli: Splendida notte a “Marekiaro"
Gli azzurri, dopo un primo tempo prudente, cambiano marcia nella ripresa e realizzano, nel recupero con Hamsik, una rete che sancisce, virtualmente, l’acquisita salvezza.
I giocatori del Napoli, calatisi nella mentalità partenopea, preferiscono vivere alla “grande” la notte mentre, durante il giorno, sono intenti a godersi, con compiacente pigrizia, l’atmosfera e le abitudini del popolo napoletano nelle giornate domenicali: Dolce risveglio, al mattino, lauta colazione ed immancabile passeggiata a via Caracciolo oppure, se è possibile, a Marechiaro pur sapendo che la famosa “finestrella” è godibile, maggiormente, la sera per ammirare il cielo stellato e gli astri che riflettono la loro luce sul magnifico golfo partenopeo.
“Marekiaro” Hamsik si ritrova, molto bene, in questa confortevole situazione e concede ai tifosi napoletani, accorsi numerosissimi al San Paolo, una magica nottata regalando loro una vittoria avente il sapore del raggiungimento dell’obiettivo minimo prefissato dalla Società per questo primo campionato dell’era De Laurentiis nella massima serie nazionale. Una vittoria che virtualmente assicura al Napoli la salvezza e con essa la possibilità di iniziare a costruire, con eventuali ed appropiati ritocchi, la squadra per affrontare il prossimo campionato con ben altri obiettivi.
Il Palermo si presenta a Fuorigrotta, dopo alcune prestazioni poco brillanti che hanno portato all’esonero di Guidolin sostituito da Colantuono. Il neo tecnico rosanero si ritrova una squadra con tante assenze ma stimolata dalle dichiarazioni effettuate, durante la settimana, dal Presidente Zamparini. Il Palermo, infatti, nonostante le assenze di Biava e Rinaudo, squalificati, e degli infortunati Capuano, Miccoli e Rinaudo gioca un primo tempo all’insegna della determinazione e della concentrazione necessaria per imporsi sulla squadra partenopea ed allontanare una incipiente crisi che vanifica le rilevanti ambizioni, manifestate ad inizio campionato, della Società palermitana.
Colantuono schiera la sua squadra con un 4-4-1-1 che prevede una sola punta, Amauri, supportato da Simplicio nel ruolo di mezza punta. Cassani e, soprattutto, Balzaretti a sinistra, sulle fasce, mettono in difficoltà la squadra di Reja con i loro affondi arrecanti diversi pericoli alla retroguardia napoletana come in occasione della traversa colpita all’8’ dal laterale sinistro al termine di una “discesa” che trova la difesa azzurra impreparata. L’aggressività iniziale dei palermitani sorprende la squadra partenopea ma i giocatori azzurri mostrano l’intelligenza tattica di comprendere le difficoltà del momento e di rimediare, con un atteggiamento guardingo, alla determinazione degli avversari.
Il Napoli, sornione, si affida al contropiede con lanci lunghi a favore di Lavezzi che, da solo o con l’ausilio di qualche passaggio filtrante di Calaiò, tiene in costante apprensione la difesa rosanero. Privo degli squalificati Gargano e Mannini e dell’infortunato Capparella, Reja, deve fare a meno, all’ultimo istante, di Santacroce vittima di un virus intestinale. Il tecnico napoletano inserisce Pazienza accanto a Blasi, ed il centrocampista azzurro fornisce un’ottima prestazione: Grinta, raddoppi di marcature, precisi appoggi e disimpegni a favore dei compagni di squadra, rappresentano il repertorio messo in mostra da Pazienza che, partita dopo partita, riacquista quel ritmo gara, che aveva perso negli ultimi tempi dovuto al poco utilizzo nella Fiorentina, per tutti i novanta minuti. Grava e Savini, pur attenti nella fase difensiva, offrono un modesto contributo in fase propositiva sulle fasce laterali , permettendo al Palermo di comprimere il Napoli nella sua trequarti di campo. Non a caso, quando il tecnico napoletano, a metà ripresa, sostituisce, contemporaneamente, i due laterali con Bogliacino e Garics, il Napoli con un assetto tattico completamente diverso, cambia marcia e costringe la squadra palermitana sulla difensiva.
Il cambio di modulo prevede una difesa schierata con quattro difensori ed un centrocampo a rombo dove Bogliacino agisce a ridosso delle punte Lavezzi e Sosa, subentrato a Calaiò, per dare più profondità alla squadra. Questa volta le sostituzioni effettuate dal tecnico friulano sortiscono altri effetti, rispetto alle ultime gare, infatti Lavezzi ed Hamsik lasciati sul rettangolo di gioco da Reja fino al termine della partita, oltre a contribuire al cambio di ritmo della squadra, confezionano, nel recupero,uno splendido gol da incorniciare e ricordare come una delle realizzazioni più belle nel campionato in corso del Napoli: Un gol di ottima fattura confezionato da Sosa e da un delizioso “tocco” di Lavezzi per Hamsik che, proiettandosi centralmente in area di rigore,insacca con un colpo di testa degno delle migliori performance di un centravanti. Genio ed inventiva dei due “gioiellini” azzurri che stanno facendo sognare un popolo intero: Un sogno che si proietta nell’immediato futuro della squadra partenopea. Il Napoli in questo campionato di transizione sta verificando gli oculati acquisti fatti a giugno e durante la campagna di “riparazione” di gennaio. Tassello dopo tassello, Marino, con scelte prospettiche, è intento a costruire una squadra che non dovrebbe venir meno alle aspirazioni del suo Presidente ed alle attese dei suoi sostenitori.
La finestrella di Marechiaro, è aperta per la festa che celebrano, all’interno dell’abitazione, tutti i giocatori napoletani. Tutti dentro per solennizzare questo magico momento tranne il Pocho e Marekiaro che, affacciati alla finestra, si gustano il cielo stellato e la piazzetta antistante l’abitazione, stracolma di tifosi partenopei intenti a cantare:” o’ surdat n’annurat”
Vincenzo Vitiello da NTN.
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