Il presidente del Napoli: «Abbiamo un settore scouting bravissimo, una disponibilità economica ed un tecnico bravissimo. Se son rose fioriranno, ma non compriamo per comprare»
NAPOLI - «Da due mesi stiamo negoziando un contratto, ma non ci danno ancora una risposta il club ed il giocatore. Per l'Epifania dovremmo sapere...». De Laurentiis annuncia un regalo per il Napoli. Il
presidente partenopeo, parlando a Kiss Kiss Napoli, parla di mercato. «Non parlo mai di regali, ma di una finalizzazione di ciò che serve. Bisogna considerare che per comprare e vendere bisogna essere in due. Noi vogliamo tizio o caio, ma bisogna anche considerare che dall'altra parta non vogliono vendere o non vogliono venire a Napoli i giocatori, le loro mogli o fidanzate o la famiglia. Ad esempio alcuni giocatori che ci interessano giocano ancora in Champions, ma noi non ci siamo e quindi è ancora interessato a cavalcare questa situazione. Abbiamo un settore scouting bravissimo, una disponibilità economica ed un tecnico bravissimo e se son rose fioriranno, ma non compriamo per comprare. Quando sento messaggi dei sapientoni su chi comprare e sui nostri che fanno schifo.... io invece sono fiero dei miei che ci hanno portato dove siamo e ce li invidiano tutti. Bisogna differenziare tra acquisti prospettici e immediati. Quelli prospettici sono necessari, altrimenti la squadra invecchierà e avremo un'età media di 37 anni. A giugno è più facile intervenire, ma mi piacerebbe intervenire già adesso perché abbiamo l'opportunità economica».
PRESENTE E FUTURO - Il presidente del Napoli sul futuro. «L'obiettivo è rafforzare sempre il Napoli, ma bisogna dare tempo al tecnico di dare tempo per seminare. Tutti scalpitano per vincere, ma bisogna dare tempo a chi ha in mano questo formula 1 di arrivare al traguardo. La Ferrari ad esempio vince o non vince, ma è sempre lì a competere. Noi siamo secondi, terzi, quarti, e non vedo tanti altri club che hanno questo rendimento. I tifosi si mettano l'animo in pace fino a quando c'è il fair play finanzario, poi c'è questo stadio che non ci aiuta e non abbiamo ricavi come altre squadre. In Italia non si fanno certi fatturati e quindi non si è competitivi con le compagini più forti d'Europa. Noi fin dall'inizio, rispetto ad altri club, abbiamo sposato il fair play finanziario di Platini e ci siamo già allenati a questa capacità di fare con meno quello che altri con più non riescono. Noi abbiamo fatto il record di punti della storia del Napoli, noi abbiamo meno della metà del fatturato della Juve, la Roma non ha le coppe europee quest'anno e non dimentichiamo che siamo usciti dalla Champions con un record».
presidente partenopeo, parlando a Kiss Kiss Napoli, parla di mercato. «Non parlo mai di regali, ma di una finalizzazione di ciò che serve. Bisogna considerare che per comprare e vendere bisogna essere in due. Noi vogliamo tizio o caio, ma bisogna anche considerare che dall'altra parta non vogliono vendere o non vogliono venire a Napoli i giocatori, le loro mogli o fidanzate o la famiglia. Ad esempio alcuni giocatori che ci interessano giocano ancora in Champions, ma noi non ci siamo e quindi è ancora interessato a cavalcare questa situazione. Abbiamo un settore scouting bravissimo, una disponibilità economica ed un tecnico bravissimo e se son rose fioriranno, ma non compriamo per comprare. Quando sento messaggi dei sapientoni su chi comprare e sui nostri che fanno schifo.... io invece sono fiero dei miei che ci hanno portato dove siamo e ce li invidiano tutti. Bisogna differenziare tra acquisti prospettici e immediati. Quelli prospettici sono necessari, altrimenti la squadra invecchierà e avremo un'età media di 37 anni. A giugno è più facile intervenire, ma mi piacerebbe intervenire già adesso perché abbiamo l'opportunità economica».
PRESENTE E FUTURO - Il presidente del Napoli sul futuro. «L'obiettivo è rafforzare sempre il Napoli, ma bisogna dare tempo al tecnico di dare tempo per seminare. Tutti scalpitano per vincere, ma bisogna dare tempo a chi ha in mano questo formula 1 di arrivare al traguardo. La Ferrari ad esempio vince o non vince, ma è sempre lì a competere. Noi siamo secondi, terzi, quarti, e non vedo tanti altri club che hanno questo rendimento. I tifosi si mettano l'animo in pace fino a quando c'è il fair play finanzario, poi c'è questo stadio che non ci aiuta e non abbiamo ricavi come altre squadre. In Italia non si fanno certi fatturati e quindi non si è competitivi con le compagini più forti d'Europa. Noi fin dall'inizio, rispetto ad altri club, abbiamo sposato il fair play finanziario di Platini e ci siamo già allenati a questa capacità di fare con meno quello che altri con più non riescono. Noi abbiamo fatto il record di punti della storia del Napoli, noi abbiamo meno della metà del fatturato della Juve, la Roma non ha le coppe europee quest'anno e non dimentichiamo che siamo usciti dalla Champions con un record».
Fonte:corrieredellosport.it
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