martedì 29 aprile 2008

CALCIO, D'ALESSIO: "L'INNO DEL NAPOLI? CON I CALCIATORI". MARINO: "UN ONORE"




Il cantante Gigi D'Alessio ha sopreso un po' tutti, presentandosi a Castelvolturno con il figlio di 5 anni per scattare qualche foto ricordo. Gigi D'Alessio ha poi concesso un'intervista a "Napoli Magazine": "E' stato un piacere aver salutato Marino e la squadra. Ho trasferito la passione per il Napoli a mio figlio, per questo sono venuto qui con lui a Castelvolturno. Abbiamo scattato qualche foto e ci hanno omaggiato anche con alcune maglie originali, che sono bellissime. Di solito a Napoli si vedono tantissime maglie taroccate degli azzurri, ma le originali fanno tutto un altro effetto. Serie A calcistica e musicale per Napoli? E' il pubblico che decreta il successo di una squadra come di un cantante. Il calcio dovrebbe dividere solo per 90 minuti. Lo spettacolo e' arte. De Laurentiis? E' straordinario. Forse faremo qualche progetto insieme. L'inno del Napoli? Ci sono tante canzoni sul Napoli ed io sto pensando di scriverne una coinvolgendo tutti i calciatori azzurri. Non sono presuntuoso; non dico che questo sara' l'inno assoluto. Con l'ok di Marino faremo cantare i calciatori: spero di inserire questo brano nel mio prossimo cd. Devo dire la verita': sono sempre stato fiero ed orgoglioso del Napoli, anche in serie C. La vittoria degli azzurri sull'Inter e' stata fantastica per me, perche' nel mio staff ci sono diversi interisti. Il giocatore che preferisco? E' facile dire Lavezzi ed Hamsik, ma rispetto tutti. Io come una squadra? Il discorso e' diverso. Io canto e mangiano altre 60 persone oltre il sottoscritto; ma se io non sto bene non posso essere sostituito da qualcuno che e' nel mio staff. Reja? E' bravo. Il Napoli e' lo spaghetto con il pomodoro fresco. Un big? Dopo Maradona, e' difficile indicare un campione. Sarebbe bello avere Ronaldinho o Cristiano Ronaldo, ma non voglio sostituirmi a chi dirige la società. Un calciatore che e' mio fan? Paolo Cannavaro mi ha detto che conosce tutte le mie canzoni a memoria. Un napoletano forte nel Napoli? Magari. Intorno al calcio si muove tutta una economia. Spesso molti pensano che chi viene dal sud deve essere per forza camorrista e non e' cosi'. So di essere il cantante piu' piratato, ma e' meglio vedere le persone che vendono i cd falsi piuttosto che vederli rubare la pensione alle vecchiette o spacciare per strada. Di Natale e Quagliarella sono miei amici, li conosco. Marino? Quando il pilota guida l'area sa che non vuole morire. Il Napoli e' come un boing. La stampa, dal mio punto di vista, dovrebbe essere piu' vicina al club. Dobbiamo essere tutti piu' uniti. Leggere cose brutte e' demotivante per i protagonisti. Ad esempio a San Remo i giornalisti fanno i "galli sulla monnezza" per una settimana, poi dopo non si vedono piu' e magari vengono a chiederti l'esclusiva. Le critiche fanno male. Io comunque sono felicissimo per gli 800.000 cd venduti. La stampa non deve esasperare i toni ed amplificare piccole cose. Credo che la vera rovina, pero', siano i titolisti, che prendono una mezza parola e la fanno sembrare qualcosa di incredibile: poi vai a leggere il contenuto e ti accorgi che e' diverso, ma purtroppo non tutti approfondiscono. La stampa locale deve stare vicino al Napoli e se ci sono pecore nere vanno emarginate, perche' si sa che la stampa puo' influenzare. Napoli, che e' una citta' piena di problemi, dall'emergenza rifiuti alla criminalità, è come un'aquila: può volare piu' in basso delle galline ma nessuna gallina puo' volare più in alto dell'aquila".

Anche Pierpaolo Marino, d.g. del Napoli, ha specificato che: "Quello di Gigi D'Alessio era solo un invito a stare vicino alla squadra. Noi dobbiamo rendere conto ai 40.000 napoletani che sono sempre presenti sugli spalti. Ci interessa il consenso della gente. Aver avuto D'Alessio a Castelvolturno e' stato un grande piacere ed un grande onore. Quando siamo andati in serie A venne al San Paolo per cantare la gioia della promozione. Sapere che soffre e gioisce per il Napoli e' molto bello. Il merito dei risultati tecnici e' di Reja".

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

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